Volpe
aveva vissuto una vita lunga e felice, ma ora era stanca. Si incammina verso il suo posto preferito nella radura, si sdraia a terra, chiude gli occhi… e si addormenta per sempre.
🦉 Gli animali del bosco le si raccolgono intorno.
C’è tristezza, ma anche il bisogno di condividere.
Ognuno ricorda qualcosa di bello vissuto insieme a lei: un gesto, una parola, un momento che ha lasciato traccia.
E proprio lì, dove Volpe si è addormentata, nasce qualcosa di nuovo.
Un piccolo albero che cresce giorno dopo giorno, nutrito da tutti quei ricordi.
Un albero che non sostituisce Volpe, ma la custodisce. Che non cancella la mancanza, ma la riempie di senso.
Lo consiglio perché affronta il tema della morte con delicatezza e verità , senza negare il dolore ma lasciando spazio alla continuità della memoria.
Parla ai bambini con immagini simboliche e parole semplici, aiutandoli a dare forma all’assenza.
Un albo che può diventare un ponte per parlare di lutto in modo onesto e rassicurante.
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L’albero dei ricordi
Testi e illustrazioni: Britta Teckentrup
Editore: Gallucci
EtĂ di lettura: dai 3 anni